Fca, Fismic Confsal esprime soddisfazione per il piano

Fca, elettrificazione e produzione dei marchi premium in Italia. 

Roma, 1 giugno. Svelato il nuovo piano industriale (2018-2022) della Fca in occasione del Capital Markets Day. “Sono state confermate le nostre anticipazioni. Il piano sembra disegnare una concentrazione dell’azienda su vetture premium e Suv con la conseguente riduzione della costruzione di utilitarie in Italia” dichiara il segretario generale Fismic Confsal Roberto Di Maulo presente all’evento del Balocco.

Per i brand Jeep, Alfa Romeo e Maserati, annunciato il progressivo passaggio dal motore a scoppio all’elettrificazione completa, ibrida e plug-in. “La previsione è quella dell’eliminazione dei motori diesel entro il 2022 e la loro sostituzione con ibridi avanzati. Gli stabilimenti italiani di produzione di motori diesel, soprattutto Pratola Serra, saranno destinati progressivamente alla produzione delle motorizzazioni ibride plug-in e full electric” spiega Di Maulo.

Rimane l’incognita sull’allocazione della produzione dei modelli negli stabilimenti italiani, secondo Di Maulo “la probabile assegnazione di un modello Jeep potrebbe essere destinata allo stabilimento di Melfi che avrà, nel breve periodo, anche le versioni ibridi e plug-in della Renegade e della 500x. Per Alfa Romeo è previsto, nell’area Emea, il lancio di due nuovi modelli importanti, un Suv di classe A e un UV grande, ambedue negli stabilimenti italiani. Per Maserati, oltre al lancio della supercar Alfieri, in due versioni, il piano prevede, per l’Emea, la produzione di un UV medio e uno grande che saranno forse da destinare agli stabilimenti del polo produttivo torinese”.

Positivo l’annuncio del lancio di due vetture totalmente elettriche la 500 Green e la 500 Giardinetta destinate a essere prodotte nell’area Emea. Inoltre è prevista una alimentazione a combustibile ecologica per la Panda che contribuirà ad un suo maggiore successo sul mercato.

“Riteniamo molto positivo l’annuncio dell’aumento della produzione di autovetture negli anni di Piano. Un potenziamento generale che consentirà sicuramente la piena occupazione di tutti i lavoratori attualmente al lavoro, superando le aree di cassa integrazione e di utilizzo degli ammortizzatori sociali” dichiara fiducioso Di Maulo.

“Rimane in sospeso la definizione dell’allocazione dei nuovi modelli e relativi investimenti e soprattutto le tempistiche di partenza, ma complessivamente siamo ottimisti” conclude.