DECRETO FANTASMA: DI MAULO (Fismic Confsal) APPELLO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

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Roma, 11 Luglio. “E’ vero che le leggi non creano il lavoro, ma è vero soprattutto che le leggi possono uccidere le occasioni di lavoro specialmente se queste sono dei semplici annunci che non trovano alcuno spazio nella Gazzetta Ufficiale” lo dichiara il segretario generale del sindacato autonomo Fismic Confsal Roberto Di Maulo in tema di discussione del primo provvedimento del governo che andrà sotto esame alla Camera il 24 luglio.

“Il 2 luglio infatti, il Consiglio dei ministri approvava un decreto denominato ‘Decreto Dignità’, in seguito meglio soprannominato ‘decreto fantasma’ che dettava norme d’urgenza in materia di cosiddetto contrasto al precariato” spiega Di Maulo che commenta “Al di là delle intenzioni condivisibili, noi riteniamo che la decretazione d’urgenza sulla materia del lavoro sia sempre un fatto negativo, in quanto introduce elementi di incertezza legislativa che inevitabilmente creano dei vuoti interpretativi e bloccano l’andamento dell’economia e dell’occupazione per giorni”.

“Se poi, come stavolta, avviene che a dieci giorni dell’approvazione del Consiglio dei ministri ancora questo provvedimento non è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, riteniamo che questo provochi dei ritardi all’andamento dell’economia reale e effetti all’occupazione irreparabili: le località turistiche si apprestavano ad effettuare migliaia di assunzioni stagionali così come il settore dell’agricoltura per la raccolta estiva e molti altri settori dell’economia che ora sono fermi. Il vuoto legislativo provocato dall’annuncio, pensando nello specifico al tema della somministrazione e il tempo determinato, sta provocando il rinvio o l’annullamento di posti di lavoro” continua.

“Non siamo costituzionalisti, ma semplici operatori sindacali che difendono strenuamente e quotidianamente i posti di lavoro nell’industria, nel terziario e negli altri settori produttivi del Paese. Riteniamo che la decretazione d’urgenza, in quanto tale, non sia catalogabile nelle materie contenute nel decreto fantasma del ministro Di Maio. Ci appelliamo all’avvocato degli italiani Giuseppe Conte e soprattutto al garante della Costituzione il presidente Mattarella affinché almeno il testo venga pubblicato al più presto in Gazzetta Ufficiale e si consenta al Parlamento e alle forze sociali di poter entrare nel merito” conclude.