TAV: La Fismic Confsal ancora una volta in piazza per il lavoro e lo sviluppo

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La manovra è recessiva
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Roma, 07 gennaio. La segreteria generale della Fismic Confsal invita i propri militanti, gli iscritti, i pensionati e i giovani a manifestare insieme al Comitato Sì TAV il 12 gennaio a Torino in Piazza Castello alle ore 11,30.

“Abbiamo già aderito alla grande manifestazione popolare del 10 novembre e anche stavolta rivolgiamo un appello alla parte migliore del Paese, ai lavoratori e a tutti quelli che non intendono rassegnarsi alla decrescita infelice a manifestare pubblicamente la nostra ferma volontà di tutti quelli che hanno a cuore l’ammodernamento delle infrastrutture del Paese” ha dichiarato Roberto Di Maulo segretario generale del sindacato Fismic Confsal.

Il ministro Toninelli continua a giocare al rinvio e a una sconosciuta analisi costi-benefici che non tiene in nessun conto la volontà del Paese di procedere a investimenti che siano in grado di fare competere la nostra economia con quelle concorrenti e questa continua ambiguità e giochi al rinvio del Governo su una materia decisiva per il rilancio dell’occupazione, come sono le infrastrutture nodali fa correre al nostro Paese il rischio della marginalizzazione.

“Inoltre i tagli agli investimenti per dare spazio nella manovra finanziaria a questioni elettoralistiche di dubbio beneficio per l’economia, come il reddito di cittadinanza e la cosiddetta quota 100, dimostrano la lontananza progressiva dalla realtà di coloro che ci governano. In particolare – sottolinea Di Maulo – saranno intollerabili ulteriori ritardi sulla ripresa dei cantieri in Val di Susa per la TAV Torino Lione, perché questa ripresa significherebbe quasi 50mila posti di lavoro in più (secondo stima della Confindustria) e il blocco farà perdere invece il lavoro a 800 persone, 800 milioni di fondi europei da restituire alla UE e un’ipoteca di ulteriori 4 miliardi sul bilancio pubblico.”

“Anche dal punto di vista ambientale il continuo ricorso al trasporto su gomma invece che su rotaia non migliorerà certo l’ambiante in valle e nel territorio circostante. Se si interrompono i lavori della TAV infine si condannerebbe la metropoli torinese a essere tagliata fuori dai grandi traffici commerciali. Non solo quel territorio sarebbe penalizzato, ma l’intero nord Italia che mancherebbe di collegamenti veloci, ecologicamente compatibili ed efficienti con il resto d’Europa, condannando, ad esempio, anche i porti del nord Italia al deperimento. Aderiamo quindi in modo convinto alla manifestazione promossa del Comitato per il Sì alla TAV ed invitiamo tutte le persone in buona fede a scendere insieme a noi in Piazza Castello sabato 12 gennaio” conclude Di Maulo.

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