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CS Fismic Confsal

Comunicato Sindacale

Si è svolta oggi una Call conference con FCA. Collegati Gorlier, de Biasi e i segretari generali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic Confsal, Ulgm e Aqcfr. Per la Fismic Confsal ha partecipato il segretario generale Roberto Di Maulo.

L’Azienda sta esaminando la situazione anche con l’ausilio di esperti. La tensione è alta, data la difficoltà del momento e l’azienda sta mettendo tutta la sua massima attenzione su salute, sicurezza oltre che la serenità psicologica dei lavoratori.

Vi è la necessità di definire in questa fase un protocollo ancora più dettagliato finalizzato a mettere in pratica la volontà dell’azienda a mantenere la sicurezza nei luoghi di lavoro. Quello che stiamo vivendo oggi, avrà ripercussioni anche in futuro. A livello europeo tutti i Paesi sono nella stessa situazione italiana, con Inghilterra e Olanda che sono state le ultime all’approccio di chiusura. Al momento si è al 20% di attività di servizio e post-vendita ancora aperto. Tutte le aziende automotive stanno affrontando un mercato a zero e anche il mercato Usa che reggeva ora sta chiudendo.

All’interno degli stabilimenti, in attuazione al Protocollo stipulato con le OO.SS. subito si sta rispettando la distanza delle postazioni e c’è la fornitura settimanale di igienizzante oltre che delle mascherine (solo di amuchina fin quando gli stabilimenti sono stati aperti seppur a ritmo ridotto, c’è stata la fornitura di una tonnellata a settimana). Sono state distanziate le postazioni di almeno un metro riducendo del 30% la produzione. 15mila dipendenti stanno lavorando in smart working. Il lavoro agile sembra essere la sorpresa positiva in questo scenario e si pensa a renderlo strutturale.

L’Azienda sta collaborando con il commissario Arcuri per la disposizione di dispositivi individuali di sicurezza. Lo stabilimento di Cento produce particolari per i respiratori, sono state donate alla CRI 30 autoambulanze, insieme ad EXXOR, CNHI e MARELLI abbiamo donato 80 postazioni di terapia intensiva e sub intensiva.

L’Azienda ha rimarcato la sua attenzione anche all’aspetto psicologico dettato dalla situazione, consapevole che la ripartenza sarà graduale e dovrà avvenire garantendo la massima serenità al personale.

La ripartenza graduale inizierà con Mirafiori, Sevel e Melfi. Il piano industriale non è stato messo in discussione, ma si sono allungate le tempistiche. La produzione della 500E, rimasta in linea di montaggio a Mirafiori, necessita di circa 50-60 driver per il test delle vetture sbloccate. Occorre chiedere alla comunità europea di rivedere i vincoli sulle emissioni per il 2020.

Anche PSA, che ha una densità di personale maggiore, sta cercando di introdurre gli stessi standard di Fca. Anche sul versante trasporti l’azienda si sta impegnando per mantenere e garantire la sicurezza, ma sul trasporto pubblico occorre un confronto con le istituzioni.

Per il personale affetto da coronavirus, si sta avviando una collaborazione con Generali FASIF per provvedere a intervento a favore di coloro che sono stati ospedalizzati (50 euro giorno).

Il sistema dei fornitori è attentamente monitorato con particolare attenzione ai piccoli fornitori. L’Azienda è attenta a sostenerli.

Nei prossimi giorni ci sarà l’incontro con il dott. de Biasi e con il responsabile sicurezza dott. Cencetti volti alla definizione del protocollo di sicurezza.

Ogni due settimane verrà fatto un punto della situazione.

La FISMIC ha teso a sottolineare come l’impegno dell’Azienda per la tutela della salute dei lavoratori non è mai mancato fin dall’inizio e che tutte le operazioni svolte sono state condivise dalle OO.SS., che la lettera del Ceo Manley ai lavoratori è stato particolarmente apprezzata e che bisogna definire nei prossimi giorni un Protocollo in grado di dare il massimo della serenità ai lavoratori al momento della ripresa lavorativa, che deve essere graduale e mirate e tenere sempre al centro la salute dei lavoratori. Ha anche espresso la FISMIC un parere favorevole all’uso dello smart working e all’attenzione che l’Azienda dovrà avere in futuro per le postazioni degli impiegati, che devono essere anche esse messe in sicurezza. Infine, la FISMIC ha posto l’accento alle condizioni dell’intera filiera dell’automotive, in particolare alla cura che deve essere destinata al sistema della fornitura e della sub fornitura, con particolare riguardo alle Piccole e medie aziende.

Pur non essendo possibile fare previsioni, la FISMIC ritiene che la ripresa graduale debba avvenire negli stabilimenti di Melfi per la Compass, di Mirafiori per la 500E e di SEVEL, per non compromettere la continuità del piano industriale, il cui obiettivo deve essere quello del raggiungimento della piena occupazione al più presto.

Nei prossimi giorni ci saranno incontri con l’Azienda di cui continueremo a darvi puntuale informazione.

Roma, 31 marzo 2020

Segreteria Nazionale
FISMIC CONFSAL

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