Economia e ripresa, Di Maulo (Fismic Confsal): “Uscire dall’emergenza. Il governo realizzi un programma di investimenti per creare occupazione e sviluppo.”

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Roma, 01 settembre. “I dati economici pubblicati dall’Istat confermano le nostre peggiori previsioni, così come quelli sulla caduta del commercio interno di cui si prevede una perdita di 120 miliardi” dichiara Roberto Di Maulo segretario generale del sindacato autonomo Fismic Confsal.

“Il governo che aveva ben affrontato la fase più acuta della pandemia – prosegue Di Maulo – sembra incapace di uscire dalla fase emergenziale e dai provvedimenti tampone. Provvedimenti che finora sono costati, ai cittadini italiani e soprattutto alle generazioni future, 100 miliardi di debito non riuscendo inoltre ad avviare quella fase di riforme strutturali di cui il paese ha bisogno”.

“Anche il sindacato, soprattutto la Cgil di Landini sembra non aver compreso la portata della crisi cercando di mettere in campo strategie valide nel ‘900, ma ormai superate per il Paese oggi. Ad esempio, chiedere di chiudere i contratti nazionali di lavoro rivendicando consistenti aumenti del trattamento economico minimo (Tem) con l’inflazione ferma e l’economia in profonda stasi significa soltanto che i sindacati confederali pensano ad accrescere in maniera egoistica i diritti di coloro che sono già protetti senza pensare al danno che questo creerebbe ai milioni di giovani in cerca di occupazione” continua.

“Per parte nostra condividiamo gran parte del contenuto dell’intervento di Bonomi e di quello recente di Draghi. Serve coraggio e innovazione nei comportamenti contrattuali, sociali ed economici di ciascuna delle parti e, serve che il governo nazionale realizzi un programma di investimenti capace di rilanciare lo sviluppo e di utilizzare le ingenti risorse messe a disposizione dall’Europa, prime in ordine temporale Mes e Sure” conclude.