In occasione del quarantennale del terremoto del 23 novembre 1980, la Segreteria Provinciale della Fismic Confsal Avellino ha riunito il gruppo dirigente per fare una valutazione politica dei quarantanni trascorsi dopo il sisma che ha cambiato la vita di tanti Irpini e delle loro famiglie.
Ricostruzione lavoro e sviluppo fu lo slogan che il sindacato Irpino coniò dopo il terremoto dell’80.
“Noi della Fismic Irpina – dichiara il segretario responsabile Zaolino – vediamo il bicchiere mezzo pieno e non siamo d’accordo con quanti, per motivi d’interesse politico, continuano a fare i catastrofisti danneggiando l’immagine di una provincia che crede nel lavoro e non si arrende“.
“Lo sviluppo industriale del cratere e la nascita di grandi fabbriche come la FCA (ex FMA) la Denso, la EMA, la IIA e decine di piccole e medie aziende testimonia lo sforzo incredibile nel dopo terremoto. E’ anche vero – continua Zaolino – che ci sono state ruberie e corruzioni, ma tutto questo non deve sporcare l’immagine di una terra laboriosa e capace di rimboccarsi le maniche, proprio come successe quarantanni fa”.
“Oggi vanno ricordati e onorati gli oltre tremila morti.Le polemiche lasciamole a quelli che dopo quarant’anni continuano a speculare non avendo nulla da dire e da proporre per la comunità Irpina” – conclude Zaolino.
Fismic Confsal Avellino