Roma, 12 aprile. In relazione alle ultime prese di posizione provenienti sia dai media che dal mondo politico, troppo spesso fatte a sproposito e senza cognizione del merito dei problemi, ci troviamo costretti a fare delle puntualizzazioni così da riportare un minimo di serenità a una discussione che riguarda il presente e il futuro di 56 mila occupati diretti e altri 120 mila dell’indotto di primo livello che non meritano che si speculi sulla loro pelle.
“Non c’è quindi nessuna ragione di diffondere allarmismo e panico, non c’è nessun ridimensionamento del settore automotive in Italia” spiega Roberto Di Maulo segretario generale Fismic Confsal.
“Il sindacato Fismic Confsal è pronto al confronto con Stellantis – ribadisce Di Maulo. Se dall’incontro del 15 aprile emergeranno problematiche, sono certo che il sindacalismo partecipativo italiano, con in testa la Fismic Confsal, saprà affrontarle e risolverle insieme ai lavoratori”
“Chiediamo inoltre al governo italiano di finanziare nuovamente gli incentivi al mercato per le auto a bassa emissione di CO2 e di riservare una quota degli investimenti per la transizione ecologica alla creazione di un efficiente rete di centraline per la ricarica rapida sia in autostada che nei centri urbani” conclude.