Stellantis, domani l’incontro tra vertici europei e sindacati. Di Maulo (Fismic Confsal): “Pronti a confronto. Basta seminare paura e sconcerto”.

Stellantis, Di Maulo (Fismic Confsal): Pronti al confronto!
12 Aprile 2021
Stellantis, incontro sindacati. Di Maulo (Fismic Confsal): “Nessuna volontà di smantellare capacità produttiva in Italia”
15 Aprile 2021

Roma, 14 aprile. Domani a Torino si terrà l’incontro tra le OO.SS. e i vertici europei di Stellantis. Incontro che sta suscitando molte più aspettative e attese di quante, probabilmente, riuscirà a soddisfarne. Tra il sindacato e l’azienda non sono mai mancati nel passato recente, e non mancheranno nel futuro, costanti relazioni partecipative (non dimentichiamo che il Ceo Stellantis Tavares ha voluto incontrare il sindacato italiano subito dopo la sua designazione ai primi di gennaio) ed è normale che questo avvenga al fine di monitorare la situazione occupazionale e industriale, soprattutto in momenti complicati come questi.

Le aspettative stavolta sono cresciute a dismisura perché politici, amministratori locali e media stanno moltiplicando le giuste preoccupazioni dei lavoratori e delle lavoratrici, innestando un circo mediatico teso a soffiare sul fuoco, parlando a sproposito di chiusura di stabilimenti, di migliaia di esuberi e preannunciando ogni sventura industriale ed occupazionale dei siti italiani di Stellantis” dichiara Roberto Di Maulo segretario generale Fismic Confsal. “Noi crediamo invece che ci si debba preoccupare principalmente del protrarsi della crisi economica dovuta alla pandemia che sta continuando a gelare i consumi di beni durevoli e tra essi l’automobile; della scarsità di approvvigionamento di un materiale preziosissimo come sono i semiconduttori e della fine degli incentivi per le auto a motore termici a bassa emissione di CO2 – spiega Di Maulo. Sono queste le ragioni che stanno provocando un uso prolungato degli ammortizzatori sociali non solo negli stabilimenti italiani, ma in quelli di tutto il mondo e che ci portano all’incontro di domani a chiedere all’azienda un percorso di confronto nei prossimi mesi che sia in grado di dissipare le preoccupazioni dei lavoratori italiani e faccia intravvedere la fine di un lunghissimo tunnel che dura ormai da oltre un anno”.

Per quanto riguarda invece il piano industriale, rappresentano una certezza per il presente e per il futuro gli investimenti di oltre 5 miliardi di Euro previsti per gli stabilimenti italiani negli anni 2018 – 2022, che stanno contribuendo a rinnovare la gamma prodotti, ad affrontare la sfida dell’elettrificazione in maniera efficace (dopo le Jeep di Melfi e la 500 di Mirafiori, stanno per concludersi gli investimenti per Maserati e Alfa) e a dare prospettiva di occupazione stabile per i lavoratori italiani di Stellantis e dell’indotto. Chiediamo quindi all’azienda Stellantis di considerare l’incontro di domani come quello in cui si fa il punto sugli investimenti previsti dalla vecchia Fca e sui tempi per la produzione dei prodotti che stanno ultimando la fase di ingegnerizzazione (a partire dalla Tonale di Pomigliano e Maserati). Chiediamo che a partire dall’incontro di domani si inizi ad aprire un confronto a tutto campo sui futuri piani della nuova realtà industriale Stellantis, sulle sinergie possibili, sulla necessità di avere momenti comuni sia sul versante degli acquisti, che su quello dell’ingegneria, che sullo stesso marketing e commercializzazione. Un confronto quindi che non si esaurirà con l’incontro del 15 aprile, ma proseguirà per il tempo che si renderà necessario” – prosegue. Nel frattempo, vanno evitate tutte le azioni unilaterali che rischiano di mettere in luce solo le cose negative della fusione tra Psa e Fca e, il sindacato vigilerà perché questo non avvenga.

In conclusione Di Maulo chiede “al governo italiano di non perdere tempo dietro fantasie politiche inattuabili, come l’intervento di CDP nel capitale sociale, ma piuttosto che si ripristinino gli incentivi alla vendita per le auto a motore termico a bassa emissione CO2 e si proceda ad inserire nel PNRR investimenti per la creazione di una rete di rifornimento di colonnine a rapida erogazione elettrica sulla rete autostradale e nei centri urbani, che favorisca la mobilità sostenibile e l’acquisto di vetture ibride ed elettriche. Ai lavoratori diciamo che bisogna prestare la massima attenzione e vigilanza non solo nei confronti dell’azienda per evitare atti unilaterali, ma anche nei confronti degli sciacalli politici che seminano paura e sconcerto senza che ce ne sia alcun bisogno”.

 

 

Scarica la versione in pdf