Stellantis presenta il nuovo piano strategico “Dare Forward 2030”

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Stellantis presenta il nuovo piano strategico “Dare Forward 2030”

Roma, 01 marzo. Stellantis, tramite il CEO Carlos Tavares, ha presentato oggi “Dare Forward 2030”, un piano strategico per il prossimo decennio di sviluppo e crescita aziendale. Parla di “nuova mentalità per L’Azienda” Carlos Tavares, e definendosi “un CEO competitivo”, auspica che Stellantis diventerà l’Azienda con il primato assoluto di rendita nel processo della transizione ecologica, raggiungendo le zero emissioni di carbonio entro
il 2038, con una riduzione del 50% entro il 2030.
“La Fismic Confsal ritiene di raccogliere e rilanciare la sfida di osare verso il 2030, lanciata dall’ AD Stellantis Carlos Tavares oggi, con la presentazione del piano industriale Stellantis – dichiara Roberto Di Maulo, segretario generale Fismic Confsal -. Anche noi siamo convinti che la sfida straordinaria della transizione ecologica, congiunta alla carenza delle materie prime, dei semilavorati e ai venti di guerra provenienti dall’est Europa, debba essere affrontata in maniera non passiva, ma cogliendo a pieno tutte le opportunità che questa straordinaria fase storica offre all’industria Automotive, che è l’industria maggiormente investita da transizione tecnologica, ambientale e culturale.”
“Il CEO ha richiesto lo sforzo di tutti gli stakeholders per affrontare e vincere questa fase complicatissima, ma per certi versi appassionante. – continua Di Maulo – La Fismic Confsal è pronta con i suoi iscritti a cogliere positivamente la parola d’ordine lanciata oggi in Olanda e ne tirerà le prime conclusioni già a partire dall’incontro di domani insieme ai sindacati italiani e internazionali e nell’incontro convocato al Mise dal Ministro Giorgetti,
con la partecipazione del Ministro Orlando e del Vice Ministro Pichetto Fratin.”
“Non bastano però solo entusiasmo e volontà per affrontare e vincere questa sfida epocale nell’industria dell’auto. Occorrono investimenti, modelli e rilancio di brand. Per questo l’industria dell’auto non può fare tutto da sola. Occorrono politiche del governo europeo che accompagnino la transizione e la libera mobilità a impatto zero. Occorre, inoltre, che i governi nazionali indirizzino ingenti risorse in tale direzione anche e soprattutto al fine di
permettere a tutti, anche ai meno abbienti, l’accesso al mercato e che si eviti così di allargare l’iniquo divario tra i ricchi, che avranno sempre di più, e coloro che avranno sempre meno. Occorre creare le condizioni affinché l’industria Automotive non diventi un deserto occupazionale, ma attraverso la creazione di nuova ricchezza, si crei nuova occupazione.” prosegue il segretario generale Fismic Confsal.
“La partecipazione sindacale è essenziale, come dimostrato dall’effetto positivo creato dall’erogazione straordinaria del premio, che è stato erogato globalmente, e la nostra Organizzazione concede la piena disponibilità al confronto” conclude Roberto Di Maulo.