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Incontro al Mise tra il Gruppo Dema e le OO.SS

Brindisi, 13 ottobre. Si è concluso ieri, in tarda serata, l’incontro al Tavolo del Mise tra il Gruppo Dema e le OO.SS, volto a chiarire gli aspetti ancora nebulosi sulla situazione economica aziendale nel suo complesso, dopo mesi di forte tensione creatasi con i lavoratori, a causa di ritardi nell’erogazione degli stipendi e incertezze sul futuro occupazionale. La Fismic Confsal ha partecipato alla riunione in via telematica, con una delegazione rappresentata dal coordinatore nazionale Gruppo Dema, Davide Sciurti.

L’Azienda ha dichiarato al Tavolo che non procederà ad azioni unilaterali in materia di riduzione del personale il cui lavoro è coordinato dal contratto Ccnl, e che attenderà il prossimo Tavolo con le OO.SS e il Mise, previsto a novembre, per pattuire il da farsi.

Il Gruppo Dema, durante l’incontro si è impegnato ad avanzare istanza al Tribunale di Napoli per avere l’autorizzazione a corrispondere il residuo delle retribuzioni del mese di settembre 2022 fino al 7 ottobre; nel frattempo, entro il 20 ottobre l’Azienda erogherà un anticipo del 25% dello stipendio di ottobre 2022 e le restanti scadenze naturali.

“Dopo vari rimandi degli incontri, nonostante le numerose sollecitazioni da parte nostra, finalmente l’Azienda si è seduta al tavolo con le OO.SS – dichiara Davide Sciurti, coordinatore nazionale Fismic Confsal del Gruppo Dema – e ha risposto ai numerosi quesiti che noi e i lavoratori ci ponevamo. Siamo consapevoli dell’impegno del Mise e delle Regioni a supporto della riuscita del piano industriale del Gruppo Dema e prendiamo atto delle dichiarazioni aziendali, ma non possiamo dimenticare i mesi precedenti di grande incertezza salariale e occupazionale dei lavoratori, a cui l’Azienda ha risposto tergiversando.”

“Noi chiediamo che il futuro del piano industriale non preveda tagli occupazionali, che sia garantito il salario per ciascun lavoratore e che venga confermata la continuità produttiva dei presidi esistenti. La Fismic Confsal continuerà a lottare per i diritti dei lavoratori del Gruppo Dema, come ha già fatto in questi mesi, senza mai lasciarli soli.”, conclude Sciurti.