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Iveco Foggia incontra l’elettrico
Foggia, 18 aprile. Nella giornata odierna, alla presenza di istituzioni nazionali e locali, tra cui il Ministro del MIMIT Adolfo Urso, viene inaugurato il nuovo stabilimento Iveco a Foggia, che assemblerà a partire dall’anno prossimo almeno 500 autobus per il trasporto urbano a trazione completamente elettrica, i quali contribuiranno in maniera importante a diminuire l’inquinamento delle nostre città.
A regime è previsto che vengano assemblati nello stabilimento di Foggia migliaia di autobus e saranno occupati per farli circa 140 lavoratori.
“Si tratta di un investimento molto importante in quanto lo stabilimento di Foggia è stato investito da una crisi significativa soltanto alcuni anni fa a causa dell’improvvisa decisione dell’allora FCA di sospendere la commessa di produzione di motori per il Ducato, che fece perdere 150mila motori l’anno per la produzione e segnò l’avvio di un periodo di cassa integrazione prima e contratti di solidarietà poi, che per anni ha penalizzato i lavoratori dello stabilimento pugliese. L’opera di ristrutturazione avviata con prontezza dall’Azienda, tuttavia, ha permesso di limitare i sacrifici per i lavoratori, grazie al trasferimento di produzioni da Torino verso Foggia e all’acquisizione di nuovi importanti clienti all’estero.”, dichiara Roberto Di Maulo, segretario generale Fismic Confsal.
“Oggi con l’inaugurazione del nuovo stabilimento crediamo che sia terminata l’epoca dei sacrifici e che lo stabilimento Iveco di Foggia e i lavoratori possano guardare al futuro con maggiore serenità; sia perché dal punto di vista dell’impatto ambientale l’attuale produzione di motori endotermici non subirà gli stessi tempi ridotti previsti per l’automobile ed anche perché lo spazio produttivo ed occupazionale che offre l’assemblaggio di autobus elettrici può favorire la massima occupazione dell’impianto foggiano. Chiediamo però all’Azienda e al Governo di mettere in campo delle risorse da indirizzare alla riqualificazione professionale dei lavoratori oggi occupati a produrre motori endotermici verso l’assemblaggio degli autobus elettrici. Chiediamo, inoltre, al Governo di accelerare lo sblocco del finanziamento previsto nel contratto di programma.”, conclude Di Maulo.