La Fismic Confsal si dichiara disponibile a partecipare unitariamente con le altre OO.SS alle mobilitazioni necessarie
Roma, 12 giugno. Le Organizzazioni Confederali Fim Fiom e Uilm hanno indetto una conferenza stampa prevista per oggi, dove annunceranno l’intenzione di iniziare un percorso unitario di mobilitazione per rivendicare investimenti e chiedere chiarezza in merito al processo di transizione ecologica in atto in vari settori industriali metalmeccanici.
La Fismic Confsal, che apprende della conferenza solo a mezzo stampa, ne condivide gli obiettivi e si dichiara disponibile a partecipare unitariamente con le altre OO.SS. a tutte le mobilitazioni che si renderanno necessarie, tuttavia esprimiamo dispiacere nel constatare come le Organizzazioni che hanno promosso la conferenza stampa continuino a pensare di avere l’egemonia della rappresentanza dei lavoratori, e come per loro la parola “unitario” si racchiuda al loro ristretto circolo.
La Fismic Confsal sarà presente, inoltre, al Tavolo di confronto promosso opportunamente dal ministro Urso previsto per il 19 giugno, e porterà anche in quella sede delle proposte in grado di affrontare, senza nascondersi dietro un dito e senza pensare di poterla fermare, una transizione ecologica che non solo arriverà, ma è già nel pieno d’essere, a partire dalla questione di Termoli, dal piano industriale di Stellantis e dalle problematiche della componentistica per quanto riguarda l’Automotive.
A tal fine si è riunito in data 9 giugno il coordinamento nazionale Rsa Stellantis, per disquisire dei problemi dei lavoratori e dei cittadini presenti nelle varie realtà e per trovare soluzioni e proposte fattibili per migliorare le condizioni lavorative di tutte le persone coinvolte.
“Il Governo deve, con urgenza, porre mano alla questione politica industriale e destinare una parte dei fondi del PNRR per evitare che la transizione ecologica diventi un boomerang che si ripercuoterà contro i lavoratori dei settori interessati e contro i cittadini. Chiediamo, inoltre, che Stellantis dia certezze sull’avvio dei nuovi modelli da produrre in Italia, tali da garantire l’occupazione nel nostro Paese. Infine, il sistema partecipativo appena rinnovato con la recente firma del CCSL comincia a dare i suoi frutti con accordi sindacali che tutelano le condizioni di salute, di igiene e di carichi di lavoro che avevano recentemente provocato l’apertura di apposite procedure di raffreddamento in numerosi grandi stabilimenti del gruppo Stellantis. Gli accordi raggiunti e quelli che si raggiungeranno garantiscono che si possono ottenere tali risultati senza inutili scioperi, che sono figli di una mentalità antagonista oramai superata.”, dichiara Roberto Di Maulo, segretario generale Fismic Confsal.