LA FISMIC CONFSAL CHIAMA I LAVORATORI METALMECCANICI ALLA MOBILITAZIONE PER UNA DIVERSA POLITICA ECONOMICA
Roma, 28 giugno. Il 7 luglio e il 10 luglio, rispettivamente per i territori del Nord e del Centro-Sud, la Fismic Confsal ha indetto sciopero nazionale di 4 ore, per manifestare in favore di un rilancio industriale, dell’occupazione, per richiedere una transizione sostenibile e per risolvere le crisi aperte, congiuntamente alle altre OO.SS.
La Fismic Confsal proclama lo sciopero con spirito unitario e chiama tutti i lavoratori alla mobilitazione.
“Riteniamo che la situazione economica e sociale del Paese verta in condizioni precarie verso il ribasso e che questa precarietà sia frutto di anni e anni in cui l’Italia ha visto ridursi la base produttiva – dichiara la Segreteria nazionale Fismic Confsal – e un Governo che non sempre è stato attento sui temi del lavoro, a cominciare dal settore manifatturiero e dall’industria metalmeccanica.”
“Il settore Automotive, e anche gli altri settori dell’industria manifatturiera, hanno necessità di interventi strutturali e politiche attive del lavoro utilizzate in maniera coscienziosa, nel minor tempo possibile, altrimenti si rischiano ripercussioni negative per l’occupazione. La transizione ecologica e digitale è già in corso qui ed ora e bisogna riuscire a tramutarla in un’occasione per il nostro Paese, invece che rischiare diventi una tragedia economica e sociale.”, continua la Segreteria nazionale Fismic Confsal.
Come ribadito molte volte, bisogna ridare centralità al valore del lavoro e ai lavoratori, e per questo motivo indiciamo le mobilitazioni unitarie, non dimenticando di attuare proposte costruttive e non proteste sterili, come è il nostro motto.
Invitiamo tutti i lavoratori ad aderire in massa per chiedere un cambiamento profondo di politica economica in senso espansivo e non recessivo. La Segreteria nazionale impegna tutte le proprie strutture sul territorio a dar vita ad iniziative e manifestazioni che abbiano il carattere di dimostrare al Paese l’unità dei lavoratori per l’occupazione e per lo sviluppo.