Crisi Automotive, Di Maulo (FISMIC CONFSAL): “La Presidente della Commissione Europea deve compiere i passi previsti dallo studio sulla competitività di Draghi per salvare l’Automotive”
Roma, 5 dicembre. In previsione dell’incontro del 12 dicembre con il responsabile Europa Stellantis, dott. Imparato, e del previsto incontro del 17 dicembre presso il MIMIT, Roberto Di Maulo, segretario generale Fismic Confsal, incontrando alcuni responsabili territoriali dei territori dove insistono gli stabilimenti Stellantis ha dichiarato:
“Chi pensa ad una inversione di rotta, rischia soltanto di portare l’industria europea fuori dal mercato presente e futuro delle automobili. L’industria europea dell’Auto è stata il motore della ripresa economica dal dopoguerra ad oggi e deve continuare a essere il presidio tecnologico ed occupazionale che produce reddito e occupazione. Pertanto, la Presidente della commissione europea Von Der Leyen, che ha avocato a sé la crisi dell’Automotive, deve compiere i passi previsti da Draghi nel suo studio per la competitività europea, e porre le condizioni attraverso i necessari finanziamenti affinché l’Industria si doti di campioni europei capaci di mettere insieme le grandi case automobilistiche, per la produzione a costi competitivi di batterie e motori elettrici.”
“Inoltre, i governi italiani ed europei devono pensare a sviluppare forme di incentivi al mercato in grado di aiutare i consumatori ad acquistare automobili elettriche e ibride a costi maggiormente accessibili.”, continua Di Maulo.
“Al di fuori di questa strada, chi pensa che si debba tornare ai vecchi tempi del motore a scoppio rischia di far fare alle industrie europee la stessa fine dell’industria dei tv color e di quella informatica che, rifiutando la sfida con il progresso, hanno lasciato sul campo centinaia di migliaia di posti di lavoro, lasciando a coreani giapponesi e cinesi campo libero.”, conclude Di Maulo.