FISMIC CONFSAL: IN EUROPA PER DIFENDERE I LAVORATORI DELL’AUTOMOTIVE

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FISMIC CONFSAL: IN EUROPA PER DIFENDERE I LAVORATORI DELL’AUTOMOTIVE

La Fismic Confsal è in prima linea nei negoziati sul futuro dell’industria automobilistica europea. Grazie alla nostra partecipazione attiva nella Confederazione Europea dei Sindacati Indipendenti (CESI), portiamo la voce dei lavoratori direttamente ai tavoli della Commissione Europea, dove si sta decidendo il futuro del settore e abbiamo partecipato attivamente alla consultazione pubblica.

Siamo un sindacato autonomo e partecipativo, e lo dimostriamo con i fatti: non ci limitiamo a denunciare le criticità, ma costruiamo soluzioni concrete. La transizione ecologica non può essere un salto nel buio a spese dei lavoratori: servono scelte industriali che tutelino l’occupazione e garantiscano una crescita sostenibile e competitiva.

Insieme a CESI, durante la consultazione pubblica, dove è stato redatto un testo di richieste, abbiamo chiesto un Piano d’Azione Industriale Europeo che metta al centro:
– Un vero sostegno ai lavoratori, con massicci programmi di riqualificazione per affrontare le sfide della digitalizzazione e della transizione ecologica.
– Una filiera industriale più sicura, riducendo la dipendenza da paesi terzi per materie prime strategiche.
– L’abbattimento dei costi energetici, per evitare che le aziende del settore siano costrette a delocalizzare.
– Incentivi all’innovazione, investendo in tecnologie alternative come idrogeno, e-fuels e sistemi ibridi.
– Un’infrastruttura adeguata, con una rete capillare di stazioni di ricarica per veicoli elettrici.
– La protezione delle piccole e medie imprese della filiera e dei territori più esposti alla transizione, con strumenti di sostegno concreti.

“Non possiamo permettere che l’industria automobilistica europea perda il proprio vantaggio competitivo o, peggio, che la transizione si traduca in una crisi occupazionale devastante”, dichiara il segretario generale della Fismic Confsal, Roberto Di Maulo. “Per questo siamo impegnati a tutti i livelli, dai luoghi di lavoro fino ai tavoli europei, affinché il futuro dell’auto sia discusso con il pieno coinvolgimento delle parti sociali e nell’interesse dei lavoratori.”

La Commissione Europea ha avviato un dialogo strategico con gli stakeholder del settore, e la Fismic Confsal, attraverso CESI, è presente per garantire che la voce dei lavoratori metalmeccanici sia ascoltata. L’obiettivo è chiaro: costruire una politica industriale solida, capace di coniugare innovazione e tutela dell’occupazione, rendendo l’Europa protagonista dell’automotive del futuro.
Non arretreremo di un passo: continueremo a lottare affinché la transizione non sia imposta dall’alto, ma guidata con il contributo e la tutela di chi, ogni giorno, lavora e produce ricchezza per il Paese.