Comunicato Sindacale
Marelli: prosegue il risanamento pur in una situazione drammatica del settore; prorogato il premio in ultrattività
Nell’incontro tenutosi ieri con Marelli a Roma presso la sede di Confindustria, è stato innanzitutto prorogato in regime di ultrattività il premio di risultato, rinviando la trattativa di rinnovo a fine anno allorquando scadrà nel suo complesso il contratto integrativo di gruppo. La Direzione aziendale ha comunicato il target di gross profit, quest’anno rivisto al ribasso alla luce della difficile fase di mercato, mentre gli altri tre indicatori saranno comunicati in stabilimento entro il 30 aprile.
La situazione generale si caratterizza per la debolezza del mercato dell’auto e per il suo spostamento verso veicoli ibridi. Il varo dei dazi da parte statunitense ha impatti limitati su Marelli Italia, ma la cosa cambia se si considera la dimensione globale del gruppo e ancor di più potrebbe cambiare per gli effetti complessivi sul settore. Nonostante questo difficile contesto e la contrazione del fatturato, l’opera di risanamento di Marelli prosegue a livello globale; in sofferenza restano però proprio Marelli Europa e quindi Italia.
Venendo alle singole divisioni, Marelli Propulsion sta puntando ad aggiudicarsi le forniture dei nuovi modelli ibridi di Stellantis. Nello stabilimento di Bari è iniziato l’allestimento dei nuovi investimenti, relativamente ai quali purtroppo segnaliamo un preoccupante ritardo del Ministero delle Imprese nel riconoscere gli incentivi che pur dovrebbero spettare; l’occupazione è sostanzialmente stabile a 989 dipendenti, ma prosegue il ricorso al contratto di solidarietà. Non ci sono novità di rilievo per Bologna e per Venaria, la cui occupazione è sostanzialmente stabile rispettivamente a 525 e a 187 dipendenti; prosegue il ricorso alla cassa integrazione fino al 16 maggio.
Per quanto riguarda la divisione Ride Dynamics si sconta ancora la contrazione dei volumi iniziata nella seconda metà del 2024. Nel quartiere generale di Torino sono attualmente impiegati 141 dipendenti, ma anche qui il ricorso alla cassa integrazione proseguirà fino a maggio. A Melfi cesseranno nei prossimi mesi le forniture sia per la Renegade sia per la Jeep Compass endotermica, ma sono iniziate o inizieranno le forniture per DS elettrica, per Jeep Compass elettrica e ibrida e poi per le altre vetture elettriche; restano invariate le altre forniture salvo il venir meno della C4U e il posticipo degli altri progetti per il Nord America al 2027; nel complesso purtroppo i volumi sono in calo, con una dissaturazione pari a ben il 75% del personale di produzione affrontata con il ricorso al contratto di solidarietà; l’occupazione totale è pari a 245 dipendenti. A Sulmona non ci sono cambiamenti nel portafoglio prodotti, con la eccezione purtroppo a fine anno della perdita del braccio per il Ducato per 37 occupati; l’occupazione è attestata a 453 dipendenti con ricorso al contratto di solidarietà. Anche a Rivalta si conferma il portafoglio prodotti tranne l’ingresso a fine anno della Fiat 500 ibrida; l’organico è pari a 42 dipendenti con uso limitato della cassa ordinaria.
La divisione Electronic System non presenta rilevanti novità rispetto a novembre. A Corbetta si è vissuto un calo nel primo trimestre ma ora è previsto un aumento, che ha già consentito la chiusura anticipata della cassa ordinaria; i lanci nel 2025 procedono come previsto anche verso la nuova generazione di prodotti; l’organico si attesta a 589 occupati, con la cassa che proseguirà fino a maggio solo per la parte impiegatizia. A Torino il centro ricerche prosegue sui numerosi progetti di sviluppo; la occupazione si attesta a 181 dipendenti con la cassa integrazione fino a maggio.
Per quanto concerne la divisione Automotive Lightning, lo stabilimento di Venaria subirà la uscita anticipata del 520 mca, la cui linea però sarà convertita per il prodotto Tesla in attesa di conferma; i volumi secondo le previsioni sono comunque in calo rispetto al 2025 del 26%; l’occupazione si attesta a 955 dipendenti più 71 somministrati, in scadenza ad aprile e per cui ancora non è stata presa una decisione relativamente alla loro sia pur parziale conferma. A Tolmezzo la situazione è sostanzialmente stabile, con nuovi progetti già aggiudicati per i prossimi anni; i volumi anzi mostrano una crescita grazie soprattutto a Audi; l’organico è stabile a 761 dipendenti diretti più 78 somministrati. Infine il centro ricerche di Torino, impegnato in numerosi progetti, occupa 73 dipendenti e farà ricorso alla cassa ordinaria fino a maggio; il primo giugno è previsto il trasferimento nel sito di Venaria.
Per la divisione Green Technology Solutions, lo stabilimento di Caivano sta attraversando una fase di trasformazione che gli ha consentito per la prima volta da anni di tornare a break even, anche alla luce di ciò si confida di poter ottenere nuove assegnazioni.
In questa ottica abbiamo ribadito la richiesta già avanzata in sede territoriale di spostare la produzione del collettore Hot End, attualmente prodotto nel sito polacco di Sosnowiec, anche per ridurre l’impatto della cassa integrazione sui 195 dipendenti del sito campano.
Il quartiere generale di Venaria invece si attesta a 76 persone e si farà ricorso alla cassa ordinaria fino a maggio.
Infine la divisione Motorsport presenta una situazione stabile e solida e conta 160 dipendenti e 4 somministrati.
La situazione degli stabilimenti italiani è quindi non uniforme con alcune realtà in forte sofferenza, innanzitutto Melfi e Sulmona, per cui chiediamo una attenzione specifica e un piano di rilancio. Chiediamo uno sforzo particolare alla Direzione aziendale, ma anche responsabilità sociale da parte di Stellantis e sostegno da parte delle Istituzioni, che devono mantenere le promesse di supportare gli investimenti nel settore automotive a iniziare dallo stabilimento di Bari.
Roma, 9 aprile 2025
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