Mimit, tavolo Stellantis tra le Parti per siglare l’accordo sulla transizione entro fine mese

Attivo dei delegati Fismic Confsal, Di Maulo: “Il ruolo del sindacato non è quello di sostituirsi o mettersi alla testa dell’opposizione al Governo.”
21 Luglio 2023
Mimit, Tavolo Stellantis Rinaudo e Capocasale: “Importante Accordo, ma imprescindibile l’unione della sostenibilità ambientale con quella sociale.
24 Luglio 2023

Mimit, tavolo Stellantis tra le Parti per siglare l’accordo sulla transizione entro fine mese
Roma, 24 luglio. In mattinata le Parti sociali incontreranno il Ministro Urso al Mimit, dove per FISMIC e CONFSAL parteciperanno il vicesegretario generale Fismic Confsal, Sara Rinaudo, e il segretario nazionale, Pasquale Capocasale, con il lodevole intento di sottoscrivere
entro il mese un accordo che impegni tutte le Parti coinvolte, a tutela dell’occupazione in Italia nella difficile transizione ecologica e digitale.
“Il ministro Urso, incontrando Tavares, ha individuato un milione di auto da produrre nel nostro Paese – dichiara il segretario generale Fismic Confsal, Roberto Di Maulo – come obiettivo da raggiungere; posizione che condividiamo, ma che deve essere riempita di concretezza, altrimenti rischia di somigliare agli ‘otto milioni di baionette” di infausta memoria.”
“Nel 2022 sono state prodotte in Italia 787.000 vetture, quindi ne mancano 200.000 al traguardo e necessita capire in che anno sia fissato il traguardo, sicuramente non nel 2023. Pomigliano già viaggia a pieno regime, ma si tratta di sciogliere il nodo della nuova Panda, che per noi deve essere fatta nello stabilimento campano ed il Governo deve impegnarsi con noi in Europa contro le assurde decisioni sull’Euro 7. Cassino anche ha un suo ruolo preciso nel piano Stellantis, così come Sevel ed anche Melfi, che sembra avere concluso la fase critica con l’assegnazione del quinto modello e l’avvio della ristrutturazione delle linee di montaggio.”, continua Di Maulo.
“Diverso è il discorso per lo stabilimento che sembra essere maggiormente in difficoltà, ovvero Mirafiori, in ritardo sulle Maserati e soprattutto con assemblaggio della sola 500 come modello di massa. Sono stati annunciati investimenti importanti sull’hub green del recupero materiali, sulle batterie ed anche sul nuovo centro direzionale. Investimenti importanti e positivi, ma noi crediamo che la produzione della sola 500 non basti. A Mirafiori deve essere assegnata la produzione della 600, se il ministro Urso vuole vedere concretizzarsi la produzione in Italia di un milione di vetture. Infine, è necessario avviare un confronto anche con il ministero del Lavoro sul sito di Termoli, destinato alla Gigafactory.”, conclude Di Maulo.