CNHI: confermata la difficile situazione di mercato che sta penalizzando gli stabilimenti italiani

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30 Ottobre 2024

Comunicato Sindacale

 CNHI: confermata la difficile situazione di mercato che sta penalizzando gli stabilimenti italiani

Nell’incontro tenutosi oggi a Roma con le Segreterie nazionali CNHI ci ha confermato la situazione di difficoltà che sta attraversando e ci ha riferito che l’organico in Italia si è ridotto nel 2024 a circa 5.000 dipendenti, tornando a livello adeguati ai fabbisogni attuali e simili a quelli di due anni fa.

Rispetto al 2023 i volumi di mercato del settore agricolo sono calati nel 2024 sia per i trattori sia ancor di più per le mietitrebbie. Le prospettive del prossimo anno sono purtroppo ancora negative per una complessa serie di fattori industriali e politici.

A Jesi nel 2024 i volumi dovrebbero attestarsi a circa 9.300 trattori, gli investimenti dovrebbero ammontare a 5,5 milioni di euro; nel 2025 è confermato il lancio del nuovo trattore AUT90, che sarà presentato a EIMA di Bologna, ma purtroppo il trend dei volumi resta ai medesimi livelli dell’anno in corso per cui si verificherà l’utilizzo degli ammortizzatori sociali.

A Modena nel 2024 i volumi si dovrebbero attestare a circa 44.000 pezzi, mentre gli investimenti si dovrebbero attestare a quasi 16 milioni di euro; nel 2025 i volumi produttivi sono previsti stabili e di conseguenza si potrebbe avere qualche giornata di cassa integrazione, sono previsti lanci di nuovi prodotti ma le cabine termineranno la produzione come programmato a fine anno.

Per San Matteo nel 2024 l’attività di movimentazione del magazzino è in crescita, mentre l’organico è tornato sostanzialmente al livello del 2022 dopo l’azione di riduzione dei white collar nella area ricerca; è in corso l’implementazione del progetto autostore che non genererà esuberi ma probabilmente una minor esigenza di lavoratori temporanei nei periodi di picco.

La divisone construction ha subito di recente una forte contrazione che dovrebbe prolungarsi anche nel prossimo anno.

Di conseguenza nel 2024 i volumi di Lecce si dovrebbero attestare a 4.700 unità con l’uscita di lavoratori somministrati e il ricorso ad alcune giornate di CIGO, mentre gli investimenti dovrebbero attestarsi a 6,7 milioni di euro; nonostante il lancio di nuovi prodotti il prossimo anno risentirà ancora dei bassi volumi produttivi.

A Sampierana analogamente nel 2024 i volumi dovrebbero calare a 4.700 unità, mentre gli investimenti sono stimati a circa 5 milioni di euro; il 2025 è previsto stabile.

A Torino sono confermate le funzioni di staff centrali, nonché il suo ruolo di quartiere generale EMEA.

Abbiamo chiesto alla Direzione aziendale di organizzare un incontro di approfondimento con la partecipazione delle delegazioni territoriali e di fabbrica ed abbiamo definito il 5 dicembre a Modena.

La continuità degli investimenti che viene riconfermata, lo stop alle uscite concordate di personale degli ultimi mesi sono senz’altro due elementi che riteniamo positivi ma continuano a preoccupare i trend dei volumi su entrambi i settori aziendali previsti non in crescita anche su l’anno prossimo venturo, per questo oltre all’ulteriore momento di confronto previsto a Modena servirà attenzionare costantemente la situazione per la massima salvaguardia delle lavoratrici e lavoratori.

 

Roma, 30 ottobre 2024                                                     Uffici Stampa Fim-Fiom-Uilm-Fismic-Uglm-Aqcfr