SCIOPERO STAMATTINA ALLA CNH PER LA SICUREZZA SUL LAVORO. ULTIMO MANCATO INFORTUNIO SOLO POCHI GIORNI FA
Stamattina i lavoratori CNH dello stabilimento modenese di Via Pico della Mirandola hanno incrociato le braccia dopo l’ultimo grave mancato infortunio.
Infatti, non più tardi di qualche giorno fa, nello stabilimento modenese, ha ceduto l’ennesimo paranco facendo cadere al suolo, e sfiorando di pochi centimetri un lavoratore, una macchina del peso di più di 2000 kg.
“Non si può più parlare di episodi singoli, ma di una costante che ormai si ripete ogni mese” commenta Rosario Romano della Uilm Uil.
Per queste ragioni, dopo numerosi confronti avuti con la Direzione Aziendale per trovare soluzioni condivise, le organizzazioni sindacali tutte Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil e Fismic (ad esclusione della Acqf) hanno deciso di proclamare un’ora e mezza di sciopero con assemblea davanti ai cancelli della fabbrica.
“Non è la prima crocera che cade per un cedimento dei sistemi di sollevamento e non è più tollerabile” questo il primo commento rilasciato da Gennaro Fedele Rls Fiom.
Dello stesso avviso è anche Giovanni Brunetti delegato sindacale Fim Cisl che dichiara “il tema è centrale e non più rinviabile e ci aspettiamo risposte concrete da parte dell’azienda per la tutela dei lavoratori”. “Dopo i numerosi confronti con la dichiarazione aziendale deve arrivare il tempo delle risposte, la salute dei lavoratori prima di tutto” afferma Alessandro Spagnolo delegato Fismic.
Lo sciopero ha avuto una altissima adesione e tanti sono stati gli interventi dei lavoratori, stanchi e preoccupati per la situazione.
“Dall’inizio dell’anno, in Italia, sono 700 i morti sul lavoro, una cifra esorbitante che dal il metro della misura rispetto ad un problema sul quale servono risposte immediate” commentano Salvatore Di Costanzo della Fiom Cgil, Alberto Zanetti della Uilm, Alessandro Gamba Fim Cisl e Fabiana Agostini del Fismic.
“Bisogna assolutamente lavorare sulla prevenzione, sulla manutenzione costante degli impianti e su un’adeguata formazione delle maestranze” è l’appello accorato che arriva dalle organizzazioni
sindacali in modo unitario.
“Adesso abbiamo la necessità di confrontarci nuovamente con la Direzione Aziendale di CNH e se non arriveranno risposte adeguate siamo pronti ad altre iniziative”.