Comunicato Stampa Unitario
Fim – Uilm – Fismic – Uglm – Aqcf
Foggia, 3 maggio. Lo stabilimento F.P.T. (ex SOFIM) di Foggia del Gruppo CNHI potenzia la produttività, accresce la forza lavoro e conferma gli investimenti per quasi 21 milioni di Euro, una metà per il nuovo motore, l’altra metà per il miglioramento del processo produttivo (manutenzione, edificio, efficienza, sicurezza e qualità). È questo il dato in positivo che fa registrare l’azienda, che avvia un percorso di ‘buone notizie’ per i lavoratori e per il territorio.
“La crescita della produzione porterà ad un incremento della forza lavoro superiore alle 120 unità – affermano congiuntamente FIM, UILM, FISMIC, UGL Metalmeccanici ed AQCF – lavoratori che saranno inseriti stabilmente nell’organico. Si tratta di lavoratori già impiegati due anni fa per breve periodo, cui se ne aggiungono altri 46, assunti part time, che passeranno da 16 a 40 ore settimanali. Tutto questo porterà all’aggiunta di un sedicesimo turno per i dipendenti di tutto lo stabilimento, a scorrimento, mentre nelle lavorazioni meccaniche all’aggiunta di altri due turni che vedranno coinvolto anche il personale inquadrato con contratto week-end, esigenza che ha avviato l’esame congiunto tra sindacati e azienda per analizzare le motivazioni che impongono l’adozione del nuovo schema di turnazione, i tempi e le sue modalità”.
Lo stabilimento F.P.T. di Foggia riveste grandissima importanza nel territorio, con la sua produzione media di oltre 290mila motori prodotti all’anno per i veicoli commerciali leggeri, produzione che ad oggi è già pari a 310mila e che nell’anno in corso potrebbe superare nuovamente la quota record toccata nel 2016 di 325mila unità.
“L’aumento dei turni di lavoro e del personale fa nascere l’esigenza di un potenziamento dei trasporti per l’accessibilità dei lavoratori alla fabbrica. Una esigenza, quella di garantire il percorso casa-lavoro, che chiama in causa le istituzioni, prime tra tutte la Regione Puglia e la Cotrap – rimarcano i sindacati – Data la mancanza trasporti l’azienda si farà carico di una ‘una tantum’ nei prossimi mesi, ma poi è necessario che la Regione intervenga per permettere ai lavoratori di raggiungere la zona industriale di Foggia con puntualità. Un tema, questo dei trasporti per il lavoro, che vedrà necessariamente e fortemente impegnati noi sigle sindacali nel sollecitare gli interventi istituzionali. I risultati sono il frutto della dedizione lavorativa dei dipendenti, della loro professionalità e del loro rigore, cui si sommano l’azione puntuale delle sigle sindacali e la volontà dell’azienda di potenziare la produzione, puntando su modernità e efficienza – aggiungono FIM, UILM, FISMIC, UGL Metalmeccanici ed AQCF – in un periodo storico di crisi fortissima, la F.P.T. rappresenta una opportunità lavorativa per i giovani e, nello stesso tempo, deve essere considerata come una risorsa di rilievo del territorio, apprezzata all’interno dell’intero gruppo e di rilevante peso specifico nella rete degli stabilimenti CNHI. In tutto questo desta preoccupazione l’atteggiamento ostruzionistico e pericoloso della FIOM, un ‘mal di pancia’ incomprensibile che può rilevarsi dannoso. In questo momento ci pare che la Fiom stia facendo la guerra alla FCA/CNHI sulla pelle dei lavoratori foggiani. Come, ad esempio, gli scioperi indetti, solo a Foggia, per contestare i provvedimenti per lo svolgimento dello straordinario deciso dall’azienda, che rallentano il processo di aumento produttivo e rischiano di creare cortocircuiti che potrebbero indurre i vertici aziendali a fare scelte diverse sia per gli investimenti che per la produzione, spostando altrove i volumi aggiuntivi.”
“La nostra posizione, pertanto, è quella di continuare il confronto con l’Azienda su tutti i temi legati ai lavoratori, tenendo sempre in considerazione la necessità di non disperdere il patrimonio di capacità dello stabilimento e senza rinunciare neanche ad un motore. Solo così saremo capaci di dare risposte occupazionali concrete e tangibili al territorio”.
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