Fca, presentazione del nuovo piano industriale: Di Maulo (Fismic Confsal) Debito azzerato, ma piena occupazione in Italia obiettivo da raggiungere.
Roma, 31 maggio. Domani il Ceo della Fca presenterà il nuovo piano dell’Azienda per i prossimi anni. “Abbiamo grandi aspettative per l’Investitor Day di Balocco di domani. Tra i dati maggiormente positivi sicuramente ci sarà la notizia dell’azzeramento del debito, che potrà dare un importante impulso finanziario in vista degli investimenti che si renderanno necessari” dichiara il segretario generale Fismic Confsal Roberto Di Maulo che domani partecipa all’evento.
“Tra gli annunci che ci creano problematiche c’è la sicura alienazione di Magneti Marelli e Comau che genereranno nuove risorse finanziarie, ma che ridurranno il perimetro industriale del gruppo. Soprattutto ora che c’è bisogno di competenze tecnologiche per il passaggio all’ibrido e all’elettrico, competenze oggi presenti in Magneti Marelli” prosegue.
Il punto più complicato, spiega Di Maulo “è il mancato raggiungimento della piena occupazione negli stabilimenti italiani prevista dal precedente piano per questo anno. Certo, sono state fatte molte cose. In questi quattro anni, la Fca ha generato oltre 5mila nuove assunzioni dirette in Italia e oltre il doppio considerando l’indotto di primo livello, ma il probabile annuncio dell’abbandono della produzione di vetture di massa in Italia e della produzione di motori diesel a partire dalle piccole cilindrate crea delle zone d’ombra che vanno chiarite al più presto, soprattutto, ove si tenga conto della fine delle possibilità di usufruire di ammortizzatori sociali negli stabilimenti dove è maggiore la sofferenza. Così come abbiamo fatto insieme agli altri sindacati partecipativi nel 2010 e nel 2014, oggi occorre che l’azienda inizi a dare certezze produttive ed occupazionali al polo produttivo di Torino, agli stabilimenti dove si producono motori diesel (Cento e Pratola Serra), ma soprattutto che si dia risposta a Melfi che perderà la produzione della Punto e a Pomigliano che vedrà la fine della Panda entro gli anni di piano”.
“La Fismic Confsal condivide la strategia aziendale di produrre in Italia solo vetture premium dei marchi Jeep, Maserati e Alfa, così come quella di passaggio a motorizzazioni ibride ed elettriche, ma chiediamo che a partire dalla presentazione del Piano di domani si diano certezze occupazionali ai lavoratori italiani che tanta parte hanno avuto sul rilancio del gruppo Fca nel mondo” conclude.