Flat Tax – Iniqua e Inaccettabile
19 Febbraio 2019
FCA MIRAFIORI MECCANICA: FISMIC CONFSAL PRIMO SINDACATO
22 Febbraio 2019

Roma, 20 febbraio. La Fismic insieme alla Confsal ritiene urgente che ci sia un cambio di rotta nelle politiche economiche del governo e ha lanciato uno sciopero di un’ora in tutti i luoghi di lavoro a supporto delle nostre proposte di cambiamento.

I dati Istat sui ricavi non fanno altro che mettere l’ultimo sigillo alla frenata decisa dell’attività manifatturiera, i cui ricavi presentano un calo congiunturale (-3,5%) per il quarto mese consecutivo. Il confronto con uno scintillante dicembre 2017 certo non aiuta, ma il senso dell’arretramento resta comunque evidente. Su base annua i ricavi crollano a dicembre del 7,3%, peggiore dato da novembre 2009, un dato a maggiore ragione preoccupante perché esito di un calo analogo per mercato interno ed export.

Il calo degli ordini del 5,5% a dicembre 2018, su base annua, prospetta una crescita sottozero anche nel primo trimestre 2019 e una continua caduta di occupazione e di produttività, allontanandoci sempre più dal resto delle economie, che stanno crescendo meno ma tutte stabilmente col segno più.

“Prima che il disastro sia totale servirebbero interventi a sostegno dello sviluppo, unico motore in grado di dare occupazione e ricchezza al paese, interventi infrastrutturali, a partire dalla Tav Torino Lione e a sostegno dell’industria. Mentre invece tutto è bloccato, si vara un’ecotassa che sta dando un colpo fortissimo all’industria automotive del Paese, si creano inutili castelli assistenziali con il reddito di nullafacenza e falsi miti di ricambi che non ci saranno con la pensione anticipata, che farà perdere posti di lavoro e reddito spendibile per i cittadini, dato il taglio del rendimento pensionistico. In questo disastro si pensa a come nazionalizzare una compagnia come Alitalia, capace di provocare un buco di 9 miliardi all’erario in pochi anni” dichiara Roberto Di Maulo segretario generale Fismic Confsal.

Inoltre, la Fismic Confsal sta producendo uno sforzo per aprire contenziosi giudiziari in tutti i tribunali italiani, congiuntamente ad altre categorie della Confsal, contro l’ingiustizia fiscale che vede il lavoratore dipendente che guadagna 20mila euro l’anno pagare il 27% di tasse e un datore di lavoro che ne guadagna 65000 pagare solo il 15%. Si tratta dell’ennesima ingiustizia fiscale a danno dei lavoratori dipendenti che va contro tutti i principi costituzionali della progressività delle imposte dirette.

“Chiediamo infine al governo una presa d’atto della situazione, di smetterla di dire che sarà un anno bellissimo perché i dati lo smentiscono in modo clamoroso. Si convochino le parti sociali e si vari un Patto per lo Sviluppo al più presto, altrimenti la crisi travolgerà tutte le chiacchiere fin qui ascoltate” conclude.

 

Ufficio Stampa Fismic Confsal

Vedi il pdf