Roma, 28 agosto. “Lavoro, lavoro e lavoro: è questa l’emergenza da affrontare” secondo il sindacato autonomo Fismic Confsal. Ecco quindi da dove deve partire il programma del nuovo governo giallorosso: il lavoro che non c’è, il costo del lavoro troppo alto, i troppi vincoli burocratici che rendono difficile la nascita di imprese.
Preoccupanti infatti i dati dell’economia reale: ordinativi Industria -4,8% su base annua, cassa integrazione +17% (ordinaria) e + 50,2% (straordinaria) e, saldo assunzioni/cessazioni lavoro a tempo indeterminato negativo nei primi 6 mesi del 2019. Inoltre, l’economia tedesca è in recessione con ripercussioni sull’andamento dell’industria italiana.
Per questo, dichiara il segretario generale Fismci Confsal Roberto Di Maulo: “La Fismic Confsal ritiene che il governo di svolta debba mettere al centro della propria agenda la questione lavoro anche approfittando del respiro che i mercati finanziari stanno concedendo al nostro paese”.