Come funziona dopo il decreto Sostegni Bis?
Prendendo a riferimento il 2019 (ultimo anno prima della crisi pandemica) i licenziamenti collettivi effettuati, al netto della fine dei contratti a termine e stagionali, sono stati circa 40.000 al mese.
Di conseguenza, pur non tenendo conto del miglioramento del ciclo economico dovuto alla vaccinazione e all’entrata a regime del PNRR, e stimando poco significativo il numero di coloro che perderanno il posto di lavoro per questa causa nella industria manifatturiera e nell’edilizia da luglio a settembre, si può stimare la perdita di circa 160mila posti di lavoro, cifra importantissima, ma ben lontana dai numeri apocalittici evocati dalla triplice sindacale.
A questi si aggiungerebbero, secondo le nostre stime, almeno un pari numero derivante dallo sblocco dei licenziamenti per i settori diversi dalla manifattura.
La nostra stima prevede quindi la perdita di oltre 320-350mila posti di lavoro. Cifra abbastanza simile alla previsione dell’ultimo bollettino della Banca d’Italia che arriva a stimare la previsione di posti di lavoro persi a 500mila.
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