Roma, 03 febbraio. La Fismic Confsal ha concluso l’incontro con Stellantis, che vede siglati vari accordi nazionali, specifici per ogni società del gruppo, volti a favorire l’uscita volontaria e incentivata di 639 lavoratori, seguendo le intese raggiunte anche nel 2021. Nei prossimi giorni seguiranno altri accordi territoriali per alcune unità produttive, che aggiungeranno altre 75 persone a queste uscite volontarie.
I lavoratori uscenti potranno accedere alla Naspi, eccetto gli impiegati, di cui sono previste 50 uscite, poiché non sottoposti al regime degli esuberi. I lavoratori che potranno agganciare la pensione entro i quattro anni riceveranno un incentivo: per i primi due anni pari al 90% della retribuzione, sommando ovviamente incentivo e indennità Naspi; pari al 60% della retribuzione per il terzo anno e al 40% per il quarto anno, sommato alla differenza per versare i contributi volontari.
Gli operai che non agganciano la pensione riceveranno un incentivo di 24 mensilità di retribuzione lorda, senza scendere al di sotto della cifra di 55.000 euro.
Gli impiegati che non agganciano la pensione nel periodo riceveranno, invece, l’incentivo in base all’età: oltre 50 anni sono previste 24 mensilità e comunque non meno di 55.000 euro, fra 45 e 49 anni 18 mensilità, fra 40 e 44 anni 12 mensilità, meno di 40 anni 6 mensilità, tutti importi maggiorati di 20.000 euro se le uscite avverranno entro il 31 marzo.
“La Fismic Confsal è soddisfatta degli accordi raggiunti oggi, – dichiara Roberto Di Maulo, segretario generale Fismic Confsal – che confermano la volontà aziendale di mantenere l’impegno preso durante gli accordi siglati nel 2021, avvenuti durante il regime speciale degli esuberi causato dalla pandemia e dal blocco dei licenziamenti”.
“Le uscite volontarie, se unite a processi di upskilling e reskilling dei lavoratori restanti e a nuove assunzioni di giovani, sono un ottimo mezzo per procedere in direzione di una reale e costante ripresa economica del settore Automotive. Abbiamo richiesto inoltre, per i plant dove non c’è disponibilità di uscite incentivate perché esauriti i numeri previsti nella prima fase, di discuterne in un secondo momento per poter permettere a coloro che lo richiedono volontariamente di poter avere i benefici previsti dagli accordi finora sottoscritti.” continua Di Maulo
“La nostra Organizzazione continuerà a vigilare sulle trattative e a tutelare i diritti dei lavoratori, rimanendo disposta al dialogo costruttivo con l’Azienda per il futuro” conclude il segretario generale Fismic Confsal, Roberto Di Maulo