IIA, dalla crisi a un piano strategico sfidante
Roma, 17 febbraio. Si è svolto in data odierna l’incontro tra la Fismic Confsal e il nuovo Presidente aziendale e Ad dell’azienda Industria Italiana Autobus, Antonio Liquori, volto al confronto per un piano aziendale di sviluppo economico strategico per il periodo 2022-2026, dopo la crisi di liquidità dell’anno precedente.
Negli ultimi tre mesi l’azienda si è impegnata per uscire da una grande crisi di liquidità, ad oggi sono stati affrontati gli scogli drammatici per il futuro dell’azienda e ora si sta ragionando sulla ripartenza. Il piano di ripresa prevede che l’azienda competa sia a livello nazionale che a livello estero. Gli obiettivi del nuovo piano sono sfidanti, ma raggiungibili e richiedono ovviamente un percorso partecipativo, condiviso e di coinvolgimento costante delle parti. Per il 2022 la prospettiva è di produrre circa 500 bus per raggiungere poi il breakeven point che è la produzione di 700 bus l’anno. L’azienda inoltre ha avviato una campagna per individuare ulteriori partner e attrarre investimenti. La volontà dell’azienda è quella che rimanga in mano pubblica con un ruolo strategico di Leonardo che ha già messo in campo una linea di credito di 15mln.
Per quanto riguarda gli stabilimenti, Valle Ufita rimarrà sito strategico per la produzione senza ovviamente intaccare l’occupazione dello stabilimento di Bologna dove aumenterà il lavoro svolto in campo di ricerca e sviluppo.
“La Fismic Confsal non può che accogliere positivamente un piano che sia sfidante, ma soprattutto fattibile – dichiarano Sara Rinaudo, segretario nazionale Fismic Confsal, e Giuseppe Zaolino, responsabile nazionale Fismic Confsal del settore – e che riporti Industria Italiana Autobus a quel ruolo di competitor strategico per il Paese.”
“Crediamo che sia di vitale importanza puntare al mantenimento di un sistema di industria di qualità, che mantenga e crei occupazione. Ovviamente pensiamo anche che occorra un pressing sul governo affinché le risorse del PNRR siano investite in questo senso oltre un’ulteriore spinta di investimento su infrastrutture che supportino il trasporto elettrico su tutto il territorio nazionale.” continuano Rinaudo e Zaolino.
“Il nostro obiettivo è quello di entrare nel merito del piano industriale dell’azienda e di avviare un percorso di confronto costante. Questo perché crediamo che sia necessario valorizzare soprattutto i lavoratori e le lavoratrici di questa azienda che hanno sofferto durante la crisi, ma che hanno sempre messo in campo le loro competenze e impegno. La sfida dell’azienda si potrà vincere soprattutto grazie alla determinazione dei lavoratori e per questo auspichiamo che il percorso sia premiante in primis in termini di occupazione e in futuro in termini salariali.” concludono Sara Rinaudo e Giuseppe Zaolino.
Segreteria nazionale Fismic Confsal