La FISMIC Confsal “Impegno costante per una concreta cultura della sicurezza sul lavoro”
Roma, 25 ottobre. Il sindacato Fismic Confsal, insieme alla confederazione CONFSAL, lancia l’allarme emergenza sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e, in concomitanza con la settimana europea per la Salute e sicurezza sul lavoro, promuove diverse iniziative, quali una petizione della materia che verrà presentata da firmare ai lavoratori per poi portarla al nuovo Governo, un flashmob a Potenza il 29 ottobre, un convegno online il 28 ottobre e diverse azioni di protesta in numerosi territori.
Il lavoro non può provocare morti. La sicurezza è una priorità e non è negoziabile! La Fismic Confsal lo dice con forza: basta omicidi sul lavoro e basta infortuni!
La Fismic Confsal partecipa attivamente alla settimana europea per la salute e sicurezza sul lavoro con una serie di iniziative e proposte che rimangono in vita non solo durante la settimana o la giornata dedicata, ma si sviluppano nel corso dell’anno, proprio a voler precisare che quello della salute e sicurezza è un tema che imprescindibilmente deve essere posto sotto i riflettori tutto l’anno, e non solo portato all’attenzione per la ricorrenza o dopo dei terribili incidenti.
“Urge una diversa cultura della prevenzione, maggiori investimenti nei dispositivi di sicurezza e nella formazione e maggiori controlli sui luoghi di lavoro.”, dichiara Roberto Di Maulo, segretario generale Fismic Confsal.
“La FISMIC non promuoverà inutili scampagnate romane di sabato, ma per porre concretamente al centro del dibattito nella formazione del nuovo Governo il tema salute e sicurezza, promuoverà iniziative diffuse nel territorio davanti alle Prefetture e consegnerà, insieme alla Confederazione Confsal, al nuovo Ministro del Lavoro una petizione che diffonderà nei luoghi di lavoro nei prossimi giorni.”, continua Di Maulo.
“È evidente come le parole non bastino, e soprattutto quanto non siano certo sufficienti i 1000 ispettori per prevenire gli incidenti sul lavoro, poichè sono pochi rispetto alle 4 milioni e mezzo di aziende da controllare e, soprattutto, perché si imposta la “cura” solo sulla repressione e non sulla prevenzione. Queste criticità sulla prevenzione e sui controlli in materia di salute e sicurezza sono lampanti e alla luce del sole da tempo, le istituzioni e le aziende non possono continuare a far occhi e orecchie da mercante, è giunta l’ora di agire concretamente. Serve necessariamente più prevenzione attraverso l’applicazione capillare dei Sistemi di Gestione della Sicurezza sul Lavoro nei luoghi di lavoro, coinvolgendo attivamente i lavoratori e i loro rappresentanti RLS. Questi ultimi vanno provvisti di una maggiore formazione specialistica facendone così un primo <<ispettore>> interno.”, prosegue il segretario generale Fismic Confsal.
“In queste manifestazioni che promuoveremo sarà ribadita la proposta della Confsal: Creare il Polo Unico della sicurezza sul Lavoro in Italia, che coordini le attività di INL e Regioni, ovvero un ente di coordinamento nazionale da istituire presso l’Inail nel quale possano confluire gli ispettori tecnici dell’Ispettorato nazionale del lavoro. Il tempo delle parole e delle proteste sterili è finito, servono proposte concrete e azioni. Intanto che si dialoga perdendo tempo continuano le morti; madri, padri, figli e figlie non tornano a casa a causa di incidenti sul lavoro, e tutto questo sarebbe assolutamente evitabile se si mettessero in atto e ascoltassero le proposte e si sfruttassero le risorse a disposizione.”, conclude Di Maulo.