La trattativa per il rinnovo contrattuale del ccsl inizia a prendere corpo

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La trattativa per il rinnovo contrattuale del ccsl inizia a prendere corpo

Torino, 15 novembre. Si è svolto in data odierna, presso l’Amma di Torino, il secondo appuntamento della trattativa per il rinnovo del contratto Ccsl tra Stellantis, Iveco, Cnhi e Ferrari e le OO.SS.; per la Fismic Confsal presente una delegazione guidata dal segretario generale, Roberto Di Maulo.

Il tema approfondito durante la giornata, come richiesto dalle dirigenze aziendali, è stato quello della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

“La trattativa per il rinnovo contrattuale del ccsl inizia a prendere corpo. – dichiara Roberto Di Maulo, segretario generale Fismic Confsal – Si è partiti dall’esame del tema fondamentale del benessere dei lavoratori, della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e dell’igiene degli stessi. E’ importante sottolineare che si è partiti proprio da questo tema fondante di un ambiente positivo, che consenta ai lavoratori di operare in un ambiente di comfort e che, quindi, possa produrre risultati positivi anche per l’azienda in termini di aumento della produttività e di contenimento dei costi. Infatti il contenimento dei costi non passa soltanto dalla compromissione dei diritti dei lavoratori, ma passa attraverso un sistema partecipativo e cooperativo nel quale rappresentanti dei lavoratori e dell’azienda cercano sempre di contemperare i bisogni della produzione con quelli della salute dei lavoratori.”

“Abbiamo alle spalle infatti la positiva esperienza dei protocolli ovid-19, nei quali azienda e sindacati, prima che intervenissero il governo e la legge, hanno definito standard lavorativi che permettessero di evitare che le fabbriche sospendessero la produzione e anche che fossero dei focolai di contagio. Questa esperienza positiva deve essere la bussola su cui orientare i comportamenti contrattuali per il rinnovo del Ccsl, evitando che si continuino a creare situazioni a tratti frustranti, dove le decisioni partecipate delle Commissioni non riescono realmente ad essere messe in pratica, a causa della mancanza di strumenti da parte delle Rspp.”, continua Di Maulo.

“La Fismic Confsal ritiene fondamentale che da questo contratto vengano fuori condizioni di maggiore esigibilità delle norme che concordiamo, prevedendo anche sanzioni in caso di comportamenti non conformi a quanto convenuti. Sanzioni che devono coinvolgere anche i comportamenti aziendali non conformi, non solo quelli dei sindacati e dei lavoratori.”, conclude il segretario generale Fismic Confsal, Roberto Di Maulo.