La FISMIC è un’organizzazione sindacale autonoma che rappresenta i lavoratori dipendenti dell’industria e dei servizi, i pensionati, i disoccupati ed i precari. Nasce negli anni ’50 nel Nord Ovest del Paese, a seguito di una scissione dalla CISL, che interessò tutti i componenti delle Commissioni Interne dei lavoratori della FIAT a Torino ed alcuni importanti dirigenti sindacali di quel sindacato. La disputa che provocò la scissione e la nascita del sindacato autonomo, fu una diversa visione del modo di sviluppare la contrattazione e, quindi, di fare attività sindacale per meglio tutelare gli interessi e i diritti dei lavoratori. Infatti, mentre la CISL marciava a tappe forzate verso un modello contrattuale che aveva nel Contratto Nazionale di Lavoro il perno dell’azione sindacale, coloro che formavano il nucleo centrale di quella che sarebbe divenuta col tempo la FISMIC, affermavano che era la contrattazione in azienda il perno della contrattazione, vicino ai lavoratori e vicino al luogo dove si produce la ricchezza.
La FISMIC (denominata allora Liberi Lavoratori Democratici, poi SIDA) uscì dalla CISL, avendo l’adesione quasi totalitaria di tutti i componenti della FIM-CISL della provincia di Torino e ricevendo consensi importantissimi nelle elezioni delle Commissioni Interne da parte dei lavoratori.
Venne anche riconosciuta per anni dall’Internazionale Cristiana dei Sindacati ed esercitò un ruolo sindacale di primo piano non solo nell’industria metalmeccanica, ma anche in altri settori.
In tutti questi anni la FISMIC ha mantenuto la caratteristica di essere un sindacato dei lavoratori autonomo e libero da ogni forma di appartenenza politica; aderisce alla confederazione CONFSAL, il principale dei sindacati autonomi del Paese ed il quarto sindacato confederale il quale a sua volta aderisce alla confederazione europea CESI.